Ancora una nuova ‘prima volta’ in questo particolarissimo periodo di ‘isolamento’ sociale.
Oggi, venerdì 29 maggio 2020, abbiamo realizzaro … a distanza il Seminario didattico di presentazione delle esperienze di Service Learning Internazionale del Progetto BEA e del progetto di ricerca e scambi INTEREURISLAND.
Un grazie per l’invito al Prof. Massimo Santinello e all’equipe del progetto Mentor Up, Prof.ssa Marisa Bergamin, Sabrina B. e Claudia M.
Un grazie e un buon cammino a tutte e tutti voi studentesse e studenti del corso del corso di ‘Mentoring, incrementare le competenze relazionali con il Service Learning’, del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione DPSS, dell’Università di Padova.
Magari ci si ritrova in Brasile per un’esperienza di Service Learning Internazionale.
Nicola Andrian (Coordinatore Progetto BEA e INTEREURISLAND)
“Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela” … Peer education & Service Learning Internazionale – Incontro di condivisione Progetto BEA e INTEREURISLAND
Mi ha sempre fatto vibrare ciò che Panzavolta dice e scrive in merito all’educazione fra pari: «un intervento che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Questa pratica va oltre la consueta pratica educativa e diviene una vera e propria occasione per il singolo soggetto, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti transferali intensi»(*)
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Incntro di gruppo on-line, studentesse/i rientrate/i dal Brasile e in partenza (UNIPD & UNEB) |
Uno degli appuntamenti ‘fissi’ del ciclo del Progetto BEA e del programma INTEREURISLAND (sempre più in connessione e ..comunione) è l’incontro ‘formativo’ di condivisione fra chi è rientrata/o dall’esperienza in Brasile e chi si sta preparando per partire.
A noi dell’equipe EnARS – BEA, piace pansarlo e viverlo nella nostra sede, con una mattinata intera di tempo ‘senza tempo’, cioè senza orari serrati e/o specifici obiettivi da raggiungere, ed arrivando ognuna/o con qualcosa di pronto o con gli ingredienti per cucinare assieme per il ‘pranzo condiviso’ (momento, quest’ultimo, che per alcuni apsetti si rivela più profondo e significativo dell’intera mattinata).
Quest’anno, per la prima volta, lo abbiamo realizzato … in presenza ‘on-line’ con ‘ponti’ da diverse parti d’Italia e dal Brasile.
Martedì 19 maggio, appuntamento alle 18.18 (italiane) in una piattaforma virtuale, un’esperienza nuova, diversa, che, però, non ci ha impedito di mettere in moto quel processo di comunicazione di cui ci parla Panzavolta.
Un incontro che, comunque, è stato utile …” sia per quanto riguarda le informazioni che ci sono state date, sia per le emozioni trasmesse: la soddisfazione e il senso di pace che li accomuna mi motiva sempre.”
o anche per … “chiarirmi le idee sulle varie sedi di tirocinio. Mi ha colpito positivamente l’emozione di tutti mentre raccontavano la loro esperienza, anche dietro a uno schermo si è percepito il loro entusiasmo! E secondo me è stato molto formativo anche sentirli parlare delle difficoltà che hanno avuto e il modo che hanno trovato per superarle, come il confronto con il tutor o in équipe.” (contributi tratti delle semplici riflessioni post – esperienza di chi si sta preparando a partire).
Il protagonismo degli studenti coinvolti è, di fatto, una componente essenziale, prioritaria, della proposta pedagogica del Service Learning attraverso la quale si sviluppa la maggior parte delle attività BEA e INTEREURISLAND.
Grazie Agnese, Francesco, Eleonora, Elisa, Ilenia, Maria, Martina, Valentina B. e Valentina G. (Corsi di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione FISPPA e Psicologia dello Sviluppo, della Personalità e delle Relazioni Interpersonali DPSS, dell’Università degli Studi di Padova / UNIPD), Ana Carolina e Clarissa (Corsi di laurea in Pedagogia e in Scienze infermieristiche dell’Universidade do Estado da Bahia /UNEB, Brasile).
Buon cammino a noi …
Nicola Andrian,
(*) Panzavolta S., 2004 Peer education: l’educazione tra pari che passa conoscenze. L’educazione fra pari per sviluppare il sapere, modi di fare, credenze e abilita e per far crescere la responsabilità. on-line: http://www.bdp.it/content/index.php?action=read&id=1133
Il titolo riprende parte della seguente citazione: “Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai con l’essere condivisa.”
(Buddha)
“Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela” … Peer education & Service Learning Internazionale – Incontro di condivisione Progetto BEA e INTEREURISLAND
Mi ha sempre fatto vibrare ciò che Panzavolta dice e scrive in merito all’educazione fra pari: «un intervento che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti. Questa pratica va oltre la consueta pratica educativa e diviene una vera e propria occasione per il singolo soggetto, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti transferali intensi»(*)
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Incontro di gruppo on-line studentesse/i rientrate/i e in partenza per il Brasile |
Uno degli appuntamenti ‘fissi’ del ciclo del Progetto BEA e del programma INTEREURISLAND (sempre più in connessione e ..comunione) è l’incontro ‘formativo’ di condivisione fra chi è rientrata/o dall’esperienza in Brasile e chi si sta preparando per partire.
A noi dell’equipe EnARS – BEA, piace pansarlo e viverlo nella nostra sede, con una mattinata intera di tempo ‘senza tempo’, cioè senza orari serrati e/o specifici obiettivi da raggiungere, ed arrivando ognuna/o con qualcosa di pronto o con gli ingredienti per cucinare assieme per il ‘pranzo condiviso’ (momento, quest’ultimo, che per alcuni apsetti si rivela più profondo e significativo dell’intera mattinata).
Martedì 19 maggio, appuntamento alle 18.18 (italiane) in una piattaforma virtuale, un’esperienza nuova, diversa, che, però, non ci ha impedito di mettere in moto quel processo di comunicazione di cui ci parla Panzavolta.
Un incontro che, comunque, è stato utile …” sia per quanto riguarda le informazioni che ci sono state date, sia per le emozioni trasmesse: la soddisfazione e il senso di pace che li accomuna mi motiva sempre.”
o anche per … “chiarirmi le idee sulle varie sedi di tirocinio. Mi ha colpito positivamente l’emozione di tutti mentre raccontavano la loro esperienza, anche dietro a uno schermo si è percepito il loro entusiasmo! E secondo me è stato molto formativo anche sentirli parlare delle difficoltà che hanno avuto e il modo che hanno trovato per superarle, come il confronto con il tutor o in équipe.” (contributi tratti delle semplici riflessioni post – esperienza di chi si sta preparando a partire).
Il protagonismo degli studenti coinvolti è, di fatto, una componente essenziale, prioritaria, della proposta pedagogica del Service Learning attraverso la quale si sviluppa la maggior parte delle attività BEA e INTEREURISLAND.
Grazie Agnese, Francesco, Eleonora, Elisa, Ilenia, Maria, Martina, Valentina B. e Valentina G. (Corsi di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione FISPPA e Psicologia dello Sviluppo, della Personalità e delle Relazioni Interpersonali DPSS, dell’Università degli Studi di Padova / UNIPD), Ana Carolina e Clarissa (Corsi di laurea in Pedagogia e in Scienze infermieristiche dell’Universidade do Estado da Bahia /UNEB, Brasile).
Buon cammino a noi …
Nicola Andrian
(*) Panzavolta S., 2004 Peer education: l’educazione tra pari che passa conoscenze. L’educazione fra pari per sviluppare il sapere, modi di fare, credenze e abilita e per far crescere la responsabilità. on-line: http://www.bdp.it/content/index.php?action=read&id=1133
Il titolo riprende parte della seguente citazione: “Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai con l’essere condivisa.”
(Buddha)
MESSAGGI DALLA TERRA – Conexão e Cuidado … Connessione e Cura, con noi stessi, fra di noi e con la Madre Terra
Esperienze di mobilità in Brasile per studio e tirocinio formativo: ago./sett. – ott./nov. 2020
Sono aperte le iscrizioni per poter svolgere un’esperienza di mobilità all’estero con il Progetto BEA, nella Città di Petrolina, nello Stato del Pernambuco in Brasile, nel periodo da Agosto/Settembre a Ottobre/Novembre del 2020.
La realizzazione dell’esperienza, di cui sopra, dipenderà dalle indicazioni dei Governi italiano e brasiliano (in merito alla possibilità di spostamenti/viaggi internazionali) e dell’Università di Padova (in merito alle attività di tirocini all’estero – uffici Career Service e Relazioni Internazionali per la mobilità studentesca UNIPD OUT).
Questo tipo di esperienza prevede una mobilità con un sistema misto di studio e tirocinio formativo, attraverso la proposta pedagogica del Service Learning Internazionale, ed è rivolta, preferenzialmente, a studenti universitari delle aree di Scienze dell’Educazione / Pedagogia, Sociologia, Psicologia Sociale e/o di Comunità.
Se sei interessata /o ti chiediamo di inviare, entro e non oltre Venerdì 1 maggio 2020, un tuo Cv ed una breve presentazione personale con la motivazione alla scelta del Progetto BEA, agli indirizzi:
info@enars.it e progettobea@enars.it
Ti informiamo già che ci incontreremo per conoscerci di persona, (a distanza), lunedì 4 maggio in videoconferenza alle 15.33.
Ti scriveremo per i dettagli al ricevere la tua mail e intanto ti invitiamo a dare un’occhiata al Blog del progetto:
Equipe En.A.R.S. – BEA
Finanziamento fondi Otto X Mille della Chiesa Valdese – Annualità 2019
Oggi siamo felici di condividere, con tutte e tutti Voi che ci seguite, che alcune delle attività sviluppate durante il 2019 sono state finanziate/sostenute con i Fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi.
Sito di riferimento: www.ottopermillevaldese.org
Nello specifico, a dicembre 2018 abbiamo presentato una proposta progettuale mirata a consolidare le attività di coordinamente e gestione logistica del Progetto BEA, per poter garantire la qualità che da sempre cerchiamo. Grazie all’approvazione di tale proposta e al finanziamento di € 15.000.00, siamo riusciti, con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, a sostenere le seguenti spese:
Azione 1 – Mobilità internazionale
- Viaggio Coordinatore progetto: € 1.100,00
- Contributo Viaggi studentesse/i italiane/i in mobilità: € 1.500,00
Azione 2 – Acquisto mezzo di trasporto
- Acquisto autovettura 7 posti, modello SPIN, marca CHEVROLET (Finalmente è arrivata!!! … foto di seguito): € 9.800,00
Azione 3 – Allestimento ufficio
- Postazione fissa – Stampante/Scanner: € 160,00
- PC portatile: € 1.200,00
- Telefono/cell – Tablet: € 500,00
Spese generali
- € 740,00
Un Grazie di Cuore alla Chiesa Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi per averci permesso di creare le condizioni adeguate per poter accogliere le prossime e i prossimi studentesse/i e volontarie/i italiani e poter coordinare/gestire con qualità le tante attività che si relizzeranno nelle prossime annualità del Progetto BEA, nelle città di Petrolina-PE e Juazeiro-BA (nella regione nord est del Brasile)
Equipe EnARS – BEA
LE RADICI CA TIENI – Report finale esperienza di tirocinio professionalizzante di Maurizio Dorsa – UNIPD
In un Mondo nel Mondo – Report finale esperienza di Service Learning Internazionale di Maria Spalletta UNIPD
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Aeroporto di Petrolina |
Ore 2.30 di notte del 07 agosto 2019: atterraggio a Petrolina, Stato del Pernambuco, Regione Nord Est del Brasile. Dopo 25 ore di viaggio, inizia la mia esperienza brasiliana, nordestina, pernanbucana-bahiana.
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Incontro – scambio con Ilenia D’Attis, appena rientrata. |
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Riunione ‘internazionale’ al CASE Gey Espinheira, Juazeiro-BA |
E’ stata un’esperienza emozionante osservare il primo incontro ‘fisico’ delle referenti degli enti brasiliani e italiani che da tempo sono vincolati da questo grande progetto e da obiettivi e Mission simili. Molto significativo vederle conoscersi e scambiarsi idee per continuare a lavorare insieme. Ma anche vedere Isabella P. che per la prima volta ha conoscuto di persona, assaporato e scoperto il contesto dove si svolge il Progetto BEA da ormai 17 anni.
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In radio divugando il I COLÓQUIO BRASIL ITÁLIA |
Molto bella l’esperienza di essere stati invitati da una radio locale, la radio “Sat Tropical”, per presentare l’evento. Non ero mai stata in radio prima e oltre a vedere cosa c’è dietro a tutto quello che ci ascoltiamo in macchina, ho constatato la potenza dei media: la mia famiglia e i miei amici sono riusciti tutti a collegarsi dall’Italia per ascoltare ciò che dicevo.
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Un momento del corso di lingua e cultura italiane al DCH III |
Inoltre, non dimenticherò mai l’esperienza di essere stata facilitatrice (qui in brasile mi chiamavano Professora) del corso di lingua e cultura italiane cha abbiamo tenuto all’UNEB, anche in virtù della selezione dei nuovi studenti che, tramite il progetto, arriveranno in Italia nel 2020.
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Con la psicologa Ivanessa Brito |
In una seconda fase, insieme alla psicologa Ivanessa Brito, abbiamo iniziato un percorso sul “Progetto di Vita” per gli adolescenti, durante il gruppo del giovedì pomeriggio.
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Un momento del gruppo con gli adolescenti |
Per quanto riguarda le attività, nello specifico, ho potuto condurre/facilitare attività sulle emozioni positive, un gruppo sul riconoscimento dei propri punti di forza, due attività ludiche e musicali, basate sulla costruzione di un flauto e di un tamburo e alla fine dei colloqui individuali per riflettere insieme a loro su cosa si porteranno con loro di positivo da questa esperienza di semilibertà.
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Un momento di formazione continua di operatrici e operatori della FUNASE |
E qui ho incontrato e condiviso tempo e attività con tanti adolescenti, alcuni di loro per poco tempo, con altri, invece, sono riuscita a instaurare una relazione.
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Incontro con le famiglie CASE Gey Espinheira Juazeiro |
Tutti gli adolescenti che ho incontrato mi hanno insegnato il valore e l’importanza della famiglia e della sua presenza. Quando un ragazzo mi diceva che il pensiero che la madre potesse venirlo a trovare era l’unica cosa per cui valeva la pena resistere, potevo solo comprendere la mia impotenza di fronte all’importanza dell’affetto materno. Un’impotenza ancora più forte quando un altro adolescente, che aspettava di sapere il sesso di suo figlio durante le gravidanza della compagna, mi ha detto: “Non ho mai avuto un padre, io devo cambiare per mio figlio, non voglio che sappia di tutto quello che ho passato, devo cambiare vita e città”, oppure quando il ricordo più bello della semilibertà diventava l’incontro con le famiglie sentendomi dire: ”Non capita mai di essere tutti riuniti insieme e felici”.
Ovviamente non sono mai mancate le difficoltà, i momenti in cui non sapevo come reagire davanti a situazioni in cui mai avrei pensato di ritrovarmi, i momenti in cui mi sono fortemente preoccupata per alcuni di loro, date alcune vicende molto complesse, e i momenti in cui la diversità della lingua si faceva sentire in maniera frustrante.
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Il fiume São Francisco |
La semplicità degli abbracci brasiliani, le ore di danza in allegria, gli Açaí, le cantate con la chitarra, il sudore nel fare la pizzaiola italiana, l’aver capito come ci si sente davvero ad essere “la straniera”, in particolare il sentirmi europea.
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Laboratorio di Pizza al FUNASE CENIP, Petrolina |
Ringrazio il progetto INTEREURISLAND e il Progetto BEA, l’Università di Padova e l’Università dello Stato della Bahia per avermi permesso di fare questa esperienza. Con tutto il cuore ringrazio l’equipe del Case Naenda Gey Espinheira, in particolare la psicologa Ivanessa Brito per il loro sostegno, la disponibilità e l’accoglienza. Ringrazio Maurizio per aver condiviso con me questa esperienza, le nottate in pullman, il kayak, la bellezza dei viaggi e della scoperta di questa piccola parte di paese.
“Oh, Fletch, non è mica per questo che li ami! E’ chiaro che non ami la cattiveria e l’odio, questo no. Ma bisogna esercitarsi a discernere il vero gabbiano, a vedere la bontà che c’è in ognuno, e aiutarli a scoprirla da se stessi, in se stessi. E’ questo che io intendo per amore. E ci provi anche gusto, una volta afferrato lo spirito del gioco.”
Info specifiche:
L’esperienza di Maria Spalletta è stata contraddistinta dal fatto che si è sviluppata, in ogni sua fase, in piena connessione fra il ‘Progetto BEA’ e il programma ‘INTEREURISLAND’.
Alcune attività specifiche di questa esperienza sono state realizzate anche grazie al contributo di un gruppo di genitori della Scuola dell’infanzia paritaria “A. Piloni” di Lecco, in Italia, che quest’anno (2019) si è preso a Cuore quanto realizzato con adolescenti in condizioni di diagio, rischio e conflitto con la legge, attraverso il Progetto BEA e il programma INTEREURISLAND.
La mobilità di Maria Spalletta, inoltre, è stata sostenuta anche dai Finanziamenti 8X1000 della Chiesa Valdese – annualità 2019.
IN UN MONDO NEL MONDO – Report finale esperienza di Service Learning Internazionale di Maria Spalletta UNIPD
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Aeroporto di Petrolina |
Ore 2.30 di notte del 07 agosto 2019: atterraggio a Petrolina, Stato del Pernambuco, Regione Nord Est del Brasile. Dopo 25 ore di viaggio, inizia la mia esperienza brasiliana, nordestina, pernanbucana-bahiana.
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Incontro – scambio con Ilenia D’Attis, appena rientrata. |
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Riunione ‘internazionale’ al CASE Gey Espinheira, Juazeiro-BA |
E’ stata un’esperienza emozionante osservare il primo incontro ‘fisico’ delle referenti degli enti brasiliani e italiani che da tempo sono vincolati da questo grande progetto e da obiettivi e Mission simili. Molto significativo vederle conoscersi e scambiarsi idee per continuare a lavorare insieme. Ma anche vedere Isabella P. che per la prima volta ha conoscuto di persona, assaporato e scoperto il contesto dove si svolge il Progetto BEA da ormai 17 anni.
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In radio divugando il I COLÓQUIO BRASIL ITÁLIA |
Molto bella l’esperienza di essere stati invitati da una radio locale, la radio “Sat Tropical”, per presentare l’evento. Non ero mai stata in radio prima e oltre a vedere cosa c’è dietro a tutto quello che ci ascoltiamo in macchina, ho constatato la potenza dei media: la mia famiglia e i miei amici sono riusciti tutti a collegarsi dall’Italia per ascoltare ciò che dicevo.
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Un momento del corso di lingua e cultura italiane al DCH III |
Inoltre, non dimenticherò mai l’esperienza di essere stata facilitatrice (qui in brasile mi chiamavano Professora) del corso di lingua e cultura italiane cha abbiamo tenuto all’UNEB, anche in virtù della selezione dei nuovi studenti che, tramite il progetto, arriveranno in Italia nel 2020.
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Con la psicologa Ivanessa Brito |
In una seconda fase, insieme alla psicologa Ivanessa Brito, abbiamo iniziato un percorso sul “Progetto di Vita” per gli adolescenti, durante il gruppo del giovedì pomeriggio.
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Un momento del gruppo con gli adolescenti |
Per quanto riguarda le attività, nello specifico, ho potuto condurre/facilitare attività sulle emozioni positive, un gruppo sul riconoscimento dei propri punti di forza, due attività ludiche e musicali, basate sulla costruzione di un flauto e di un tamburo e alla fine dei colloqui individuali per riflettere insieme a loro su cosa si porteranno con loro di positivo da questa esperienza di semilibertà.
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Un momento di formazione continua di operatrici e operatori della FUNASE |
E qui ho incontrato e condiviso tempo e attività con tanti adolescenti, alcuni di loro per poco tempo, con altri, invece, sono riuscita a instaurare una relazione.
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Incontro con le famiglie CASE Gey Espinheira Juazeiro |
Tutti gli adolescenti che ho incontrato mi hanno insegnato il valore e l’importanza della famiglia e della sua presenza. Quando un ragazzo mi diceva che il pensiero che la madre potesse venirlo a trovare era l’unica cosa per cui valeva la pena resistere, potevo solo comprendere la mia impotenza di fronte all’importanza dell’affetto materno. Un’impotenza ancora più forte quando un altro adolescente, che aspettava di sapere il sesso di suo figlio durante le gravidanza della compagna, mi ha detto: “Non ho mai avuto un padre, io devo cambiare per mio figlio, non voglio che sappia di tutto quello che ho passato, devo cambiare vita e città”, oppure quando il ricordo più bello della semilibertà diventava l’incontro con le famiglie sentendomi dire: ”Non capita mai di essere tutti riuniti insieme e felici”.
Ovviamente non sono mai mancate le difficoltà, i momenti in cui non sapevo come reagire davanti a situazioni in cui mai avrei pensato di ritrovarmi, i momenti in cui mi sono fortemente preoccupata per alcuni di loro, date alcune vicende molto complesse, e i momenti in cui la diversità della lingua si faceva sentire in maniera frustrante.
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Il fiume São Francisco |
La semplicità degli abbracci brasiliani, le ore di danza in allegria, gli Açaí, le cantate con la chitarra, il sudore nel fare la pizzaiola italiana, l’aver capito come ci si sente davvero ad essere “la straniera”, in particolare il sentirmi europea.
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Laboratorio di Pizza al FUNASE CENIP, Petrolina |
Ringrazio il progetto INTEREURISLAND, l’Università di Padova e l’Università dello Stato della Bahia per avermi permesso di fare questa esperienza. Con tutto il cuore ringrazio l’equipe del Case Naenda Gey Espinheira, in particolare la psicologa Ivanessa Brito per il loro sostegno, la disponibilità e l’accoglienza. Ringrazio Maurizio per aver condiviso con me questa esperienza, le nottate in pullman, il kayak, la bellezza dei viaggi e della scoperta di questa piccola parte di paese.
“Oh, Fletch, non è mica per questo che li ami! E’ chiaro che non ami la cattiveria e l’odio, questo no. Ma bisogna esercitarsi a discernere il vero gabbiano, a vedere la bontà che c’è in ognuno, e aiutarli a scoprirla da se stessi, in se stessi. E’ questo che io intendo per amore. E ci provi anche gusto, una volta afferrato lo spirito del gioco.”
Info specifiche:
L’esperienza di Maria Spalletta è stata contraddistinta dal fatto che si è sviluppata, in ogni sua fase, in piena connessione fra il ‘Progetto BEA’ e il programma ‘INTEREURISLAND’.
Alcune attività specifiche di questa esperienza sono state realizzate anche grazie al contributo di un gruppo di genitori della Scuola dell’infanzia paritaria “A. Piloni” di Lecco, in Italia, che quest’anno (2019) si è preso a Cuore quanto realizzato con adolescenti in condizioni di diagio, rischio e conflitto con la legge, attraverso il Progetto BEA e il programma INTEREURISLAND.
La mobilità di Maria Spalletta, inoltre, è stata sostenuta anche dai Finanziamenti 8X1000 della Chiesa Valdese – annualità 2019.
I COLÓQUIO BRASIL ITÁLIA – Evento científico internacional PPGESA DCH III – PAEP CAPES
Educação Contextualizada e diálogo intercultural na implementação de novas estratégias de internacionalização no PPGESA DCH III /UNEB
Atividade
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Dia 21/08/2019
Local: Auditório ACM – Campus III
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8h00 – Credenciamento e Boas Vindas
9h00 – Apresentação Cultural
9h20 – Abertura Oficial do Evento
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10h00 – Conferência de abertura
“Pedagogia e diálogo intercultural”
Prof. Giuseppe Milan (UNIPD, Itália)
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12h15 – Intervalo
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15h00 – Mesa “Educação Contextualizada e Educação GloCal: pertencimento na mundialização ou Formação para uma Cidadania planetária”
Prof. Edmerson Reis (PPGESA/UNEB), Prof. Isnaldo Coelho (UNIVASF), Prof. Natanael Reis Bomfim (SERINT/UNEB)
e Prof. Augusto Cesar Rios Leiro (PPGEDUC/UNEB).
Coordenação: Profa. Carla Paiva (PPGESA/UNEB)
17h00 – Do Local ao Global, novas estratégias de internacionalização da extensão.
PhD Nicola Andrian (PNPD -PPGESA/UNEB)
Coordenação: Prof. Edmerson Reis (PPGESA/UNEB)
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17h30 – Laboratório INTEREURISLAND
Experiência na sala de aula de Relações Interpessoais e dinâmicas de grupo
Coordenação: PhD Nicola Andrian (PNPD PPGESA/UNEB)
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22/08/2019
Local: Auditório ACM – Campus III
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8h30 – Atividade de extensão – visitas
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12h30 Intervalo
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14h30 – Socialização das atividades de extensão – visitas e reflexão segundo o Ciclo da Aprendizagem Solidária
Coordenação: PhD Nicola Andrian (PNPD -PPGESA/UNEB)
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15h30 – A Aprendizagem Solidária
PhD Katia Gonçalves Mori
(Coordenação da Rede Brasileira da Aprendizagem Solidária)
e PhD Carina Rossa (SCHOLAS OCCURRENTES)
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17h30 – Projeto de Extensão UNIPD Mentor Up
Prof. Massimo Santinello (UNIPD)
17h45 – A Música como a intercultura – é uma experiência subversiva.
PhD Simonetta Bungaro (Conservatório Trento, Itália)
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18h15 – Lançamento de livros e Apresentação cultural
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23/08/2019
Local: Auditório ACM – Campus III
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9h00 – Mesa “Curricularizando a extensão”
Profa. Adriana Marmori (PROEX/UNEB)
Profa. Lucia Marisy (PROEX/UNIVASF)
Prof. Odair França de Carvalho (PROEC/UPE)
Coordenação: Profa. Edonilce Barros (PPGESA/UNEB)
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10h30 – Mesa “Extensão e diálogo intercultural – Interseções”
Profa. Edilane Carvalho Teles (UNEB), Prof. Nilton Araújo (UNIVASF), Profa. Barbara Eleonora Cabral (UNIVASF) e Prof. Giuseppe Milan (UNIPD)
Coordenação: Profa. Márcia Guena (UNEB)
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12h30 – Intervalo
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14h30 – Mobilidade internacional, extensão e aprendizagem solidária – o olhar das/os discentes e das Instituições envolvidas
Relatos de Experiência Brasil e Itália
Jamile Soares da Silva (UNEB), Maria Spalletta e Maurizio Dorsa (UNIPD), Fernanda Maria Lins e Silva (Pastoral da Mulher), Elzirene Oliveira (Case Gey Espinheira), Isabella Polloni (Ass. EnARS), Beatrice Girotto (Coop. Peter Pan), Roberta Lorenzetto (Coop. Porto Alegre).
Coordenação: Profa. Tânia Hetkowski (PPG/UNEB)
e PhD Nicola Andrian (PNPD PPGESA/UNEB)
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17h00: Cerimônia de Encerramento
Plantio da Árvore do Programa SCHOLAS OCCURRENTES e Assinatura da Carta “Pela construção de uma cidadania planetária”
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18h00 Noite cultural “O Bella Ciao”
Grupo Percusivo Baque Opará e Banda Musaikón
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