Equipe BEA-Intereurisland 2018/2019
Curso bàsico Lingua e Cultura Italianas no PPGESA DCH III/UNEB, Juazeiro, Bahia.
Una cultura dell’incontro e del dialogo – Global Village AIESEC
Store di viaggi, di volontariato, oggetti, materiale informativo, cibo, musiche e danze per una cultura dell’incontro e del dialogo … dal Locale al Globale (Argentina, Perù, Italia e Brasile)
Global Village è un evento organizzato da “AIESEC Vale do São Francisco” (Associazione studentesca presente in 126 paesi al mondo), con la partecipazione di INTEREURISLAND e Progetto BEA con la partecipazione di Eleonora Zerbetto e Ilenia D’Attis fra i diversi studenti in mobilità internazionale da Argentina, Perù e Brasile.
Eleonora Zerbetto allo Stand dell’Italia |
Dalla samba de Veio dell’Isola di Massangano (Petrolina, Pernambuco, Brasile) alla Pizzica della Puglia, Italia.
Gruppo di Samba de Veio dell’Isola di Massangano |
La Pizzica con Ilenia D’Attis |
Grazie, Nicola Andrian
Il Concerto Finale, cantando, fra le altre, ‘O bella Ciao’ e ‘Guantanamera’ |
Compagnia Initinere si prepara per la prova costume
L’estate è ormai alle porte e la voglia di fare un tuffo in acqua comincia a stuzzicare anche gli istinti più razionali. Talvolta, però, anche la la nostra anima ha bisogno di una bella immersione in un mare di divertimento, gioco, cultura, benessere. La soluzione? La rassegna teatrale estiva di Selvazzanospazioteatro, all’interno della quale la nostra Compagnia Initinere, partner di Enars, sta preparando un programma artistico per tutti i gusti con lo scopo di compiere insieme un viaggio che non vi lascerà soli. Anche in pantaloncini e maglietta. Il comune di Selvazzano Dentro si fa promotore di una nuova forma di cultura, il Teatro per il sociale, poliedrica rassegna artistica che unisce spettacoli locali, professionali e associazioni culturali.
Per poter divertire, riflettere, allietare, creare benessere. Nel Dicembre 2013, Enoch Soranzo e Giovanna Rossi, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura di Selvazzano Dentro, hanno dato voce all’entusiasmo per la rassegna in merito: Care Concittadine e cari Concittadini, anche quest’anno il contenitore teatrale SelvazzanoSpazioTeatro ritorna ad allietare i nostri sabati invernali a partire dall’11 gennaio 2014. Siamo particolarmente orgogliosi che questa esperienza abbia portato dei buoni frutti perché abbiamo creduto, fin dall’inizio, che attraverso il teatro si valorizzi, si promuova e si faccia crescere una parte importante del tessuto culturale del nostro territorio. In questi anni la passione per il teatro si è diffusa e con orgoglio possiamo dire che tanti bambini, ragazzi e adulti frequentano ora con piacere i corsi di teatro così come le precedenti rassegne hanno moltiplicato di anno in anno le presenze del pubblico.
Quest’anno poi molte esperienze locali si integrano con splendidi spettacoli professionali. Infatti nelle prime serate della programmazione ospitiamo due giovani attrici che nel 2013 hanno vinto, grazie al loro talento e alla loro dedizione, due premi prestigiosi; a seguire uno spettacolo che in estate ha raccolto grandi consensi di pubblico; vi sono poi le prime produzioni di SelvazzanoSpazioTeatro sotto la formula “open stage” e “reading” e a chiudere la rassegna un nuovo appuntamento con il Teatro per il sociale.
Alla sua seconda edizione, il Teatro per il Sociale è una vera e propria vetrina del teatro amatoriale, un’esperienza essenziale della cultura popolare il cui ricavato è interamente devoluto ad associazioni o cooperative che operano per il bene comune. Il teatro si mette al centro della nostra attenzione portando cultura, divertimento, educazione e socialità grazie anche alla costante e fruttuosa collaborazione con l’associazione In ludis, diretta dal nostro concittadino Attilio Gallo che quest’anno lavora in partnership con Enars (associazione di promozione sociale) e con il Teatro Instabile di Selvazzano, dove molti altri Selvazzanesi portano il loro prezioso contributo. Insomma, il teatro come promotore sociale non è mica cosa da tutti i giorni. E come dicono i nostri itineranti, la cultura lascia il segno. Non solo quello del costume.
Per news e aggiornamenti consultare:
Una cultura dell’incontro e del dialogo – Global Village AIESEC
Store di viaggi, di volontariato, oggetti, materiale informativo, cibo, musiche e danze per una cultura dell’incontro e del dialogo … dal Locale al Globale (Argentina, Perù, Italia e Brasile)
Global Village è un evento organizzato da “AIESEC Vale do São Francisco” (Associazione studentesca presente in 126 paesi al mondo), con la partecipazione di INTEREURISLAND e Progetto BEA con la partecipazione di Eleonora Zerbetto e Ilenia D’Attis fra i diversi studenti in mobilità internazionale da Argentina, Perù e Brasile.
Eleonora Zerbetto allo Stand dell’Italia |
Dalla samba de Veio dell’Isola di Massangano (Petrolina, Pernambuco, Brasile) alla Pizzica della Puglia, Italia.
Gruppo di Samba de Veio dell’Isola di Massangano |
La Pizzica con Ilenia D’Attis |
Grazie, Nicola Andrian
Il Concerto Finale, cantando, fra le altre, ‘O bella Ciao’ e ‘Guantanamera’ |
EUREKA! 5 nuove lauree INTEREURISLAND – BEA. le prime 3 del Dipartimento di Scienze Umane III, UNEB in Brasile. Parabéns Meninas
14 Dicembre 2018, al Consorzio Universitario Rovigo, sono state proclamate Dott.sse in Scienze dell’Educazione e della Formazione: Sara Fornaro e Beatrice Aiello, con le seguenti Tesi di Laurea (Corso di laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione FISPPA/UNIPD):
‘Il concetto di Empowerment alla Pastoral da Mulher in Juazeiro della Bahia, Brasile. Esperienza di tirocinio formativo con donne in situazione di prostituzione.’ (Sara F.)
‘Un’esperienza formativa attraverso la proposta pedagogica del Service Learning. Il mio tirocinio alla FUNASE CASEM di Petrolina-PE, Brasile.’ (Beatrice A.)
11 Gennaio 2019, As primeiras 3 estudantes brasileiras do programa INTEREURISLAND.
Al Dipartimento di Scienze Umane UNEB di Juazeiro-BA, Brasile, sono state proclamate Pedagogiste: Gemima Fernanda, Allicia Silva Cabral e Luana Canário, con le seguenti Tesi di Laurea (Laurea quadriennale in Pedagogia, “Docência e Gestão dos processos educativos” – Dipartimento di Scienze Umane III/UNEB, Brasile):
‘Linux Educacional: Uma abordagem para a prática da interdisciplinariedade’ (Gemima F.)
‘Educação Socioambiental: Formação ecológica dos estudantes do Ensino Fundamental I. (Allicia C.)
‘Escolas diferenciadas: Uma nova perspectiva de ensino’ (Luana C.)
Parabéééns Meninas,
Nicola A.
BREMAR e Paraiba Construção apoiam o Progetto BEA
… alla Festa provinciale del Volontariato e della Solidarietà, in Prato della Valle a Padova
Una giornata all’insegna dell’incontro, del dialogo interculturale e del servizio gratuito, nella meravigliosa cornice del Prato della Valle, all’interno della Festa del Volontariato e della solidarietà del 2018.
Il Gruppo En.A.R.S. |
Si respira il mondo e il desiderio di sviluppare attività che provochino cambiamento, maturazione, sviluppo sostenibile. Un mondo, quello del volontariato, che, pur con i limiti e le difficoltà riscontrate, è in cammino, si muove.
Ci siamo come En.A.R.S., Enzima Attivo per Reti di Significati (www.enars.it ), con giochi realizzati con materiale di riciclaggio ..
e ci siamo come Progetto BEA, attraverso un incontro di condivisione dell’esperienza vissuta in Brasile dall’equipe 2018 e di formazione e orientamento per le prossime equipe (2018/2019 in partenza ad inizio di novembre di quest’anno e 2019 in partenza a fine luglio del prossimo anno).
Si parla anche di Service Learning, la proposta pedagogica adottata del progetto per lo svolgimento delle attività a Petrolina, Brasile), che propone alle studentesse e studenti coinvolte/i un cammino di formazione/apprendimento e di servizio solidale alla comunità.
Grazie a tutti … anche al Sole … e un grande Abbraccio …Volontario e Gratuito!!!
Nicola Andrian
Festa provinciale del Volontariato e della Solidarietà 2018
PERCHÈ, COSA e DOVE? Report finale dell’esperienza di tirocinio formativo all’estero di Giacomo Longo FISPPA, UNIPD
(J.T.T.)
Un momento del laboratorio di Calcio a 5 alla FUNASE CASE di Petrolina-PE. |
Un incontro di orientamento e formazione pre partenza al CUR Rovigo, Italia, con la partecipazione delle studentesse brasiliane del DCH III UNEB, in mobilità. |
Piano piano durante il secondo anno di università questo mio desiderio ha preso vita attraverso la partecipazione a diversi incontri di orientamento e formazione pre-partenza sia all’università a Rovigo che nella sede dell’En.A.R.S., l’associazione di promozione sociale di Padova che promuove il Progetto BEA.
Alla fine ce l’ho fatta e … il pomeriggio del 2 aprile 2018 sono partito per il Brasile.
Il Fiume São Francisco e vista della Orla di Petrolina-PE |
Sono arrivato la notte del 04 aprile, stremato, e quella prima notte sono stato ospite, assieme alle mie colleghe e compagne di viaggio Beatrice A., Sara F. e Ludovica F., a casa di Allicia C., una delle due studentesse brasiliane che qualche mese prima avevano concluso il loro scambio in Italia attraverso la ricerca INTEREURISLAND.
La presentazione dei miei obiettivi formativi e una riflessione assieme, anche sulla base dei bisogni e delle necessità dell’ente in merito all’ambito educativo / ri-educativo, è uno dei momenti più delicati e significativi del ciclo del Service Learning che ho seguito per lo sviluppo delle diverse attività di tirocinio attraverso il Progetto BEA.
- Conoscere una nuova lingua e una nuova cultura;
- Acquisire conoscimento teorico e pratico sul metodo del “Service Learning’
- Tentare di intendere la complessità delle relazioni che svilupperò con gli adolescenti accolti nella “FUNASE Case” e farle crescere nel miglior modo possibile;
- Riconoscere i limiti presenti nel contesto e nella mia persona per permettere una migliore apertura mentale e un approccio empatico rispetto alle differenti situazioni;
- Migliorare le mie capacità di ascolto in ambito educativo per agevolare una migliore relazione educativa con gli adolescenti che incontrerò.
- Aumentare, sviluppare, acquisire nuove abilità e strategie educative e implementarle attraverso il mio tirocinio all’interno della “FUNASE Case”;
- Apprendere a lavorare con l’equipe tecnica presente dentro l’istituzione in modo tale da acquisire e aumentare abilità e competenze trasversali utili per il mio tirocinio e la mia probabile proposta di progetto personale.
Equipe Progetto BEA e INTEREURISLAND 2018 assieme ai coordinatori pedagogici del FUNASE CASE |
Nonostante questa sorta di ‘delirio mentale’ ho iniziato il mio tirocinio attraverso una prima fase di osservazione (osservazione partecipante) e conoscenza reciproca. Fra le diverse attività ho accompagnato il coordinatore pedagogico dell’ente nei colloqui settimanali con gli adolescenti accolti, ho partecipato sia alle lezioni nella scuola all’interno della struttura, affiancando i professori di diverse materie, che al corso pomeridiano di informatica e al laboratorio di musica.
La presentazione del ‘Laboratorio’ assieme al coordinatore pedagogico Ilson Borges |
Ricordo con lucidità il momento in cui ho presentato la mia attività di fronte a trentun ragazzi che mi ascoltavano. Ero molto agitato e mi ero preparato un piccolo discorso. Ricordo gli sguardi degli adolescenti, alcuni a bocca aperta, con le gambe che si muovevano, quasi pronti a partire subito con l’attività in campo. Ho chiarito loro che si sarebbe trattato di un vero e proprio allenamento e non solo di partite come eravamo soliti fare durante gli intervalli. Mi sembravano tutti estremamente convinti e pronti a iniziare.
Un momento del laboratorio di Calcio a 5 alla FUNASE CASE di Petrolina-PE. |
Sentivo di aver bisogno di altri 4 mesi, almeno, per riuscire ad ottenere qualche risultato ma mi sono accordo che, forse, stavo pretendendo troppo. In itinere, quindi, ho deciso di proporre un momento di riflessione con gli adolescenti per ridimensionare la proposta e trovare assieme un compromesso. Ho negoziato con loro rendendoli partecipi il più possibile e creando delle alleanze all’interno dei gruppi. Finalmente ha iniziato a funzionare e in particolare potevo vedere l’interesse da parte di molti di loro.
Alcuni di loro, infatti, avevano abbandonato il laboratorio e qualcuno, successivamente, era arrivato a chiedermi con insistenza di poter riprendere.
Li, infatti, dentro al campo da gioco, le regole erano uguali per tutti con nessuna eccezione e, credetemi, non è stato per niente facile considerando le forti relazioni che avevo instaurato con molti di loro. Tutto questo mi ha portato a riflettere in modo particolare sul concetto teorico e pratico del ‘limite’ nella relazione educativa.
Un momento della ‘Despedida’ |
Fra tutti loro, una ventina mi seguiva a ruota. Mentre sudavo, fra una pizza e l’altra, sentivo mille voci, sentivo il mondo girare, mi sentivo toccare, urlare nelle orecchie, vedevo sguardi pieni, occhi spalancati e sorrisi che non posso dimenticare. Ero soddisfatto, fiero di me e di loro e allo stesso tempo triste perché me ne stavo andando. Mi sentivo ‘vita’, felice e spensierato. Una felicità che non si prova molto spesso. Penso, infatti, che ci siano poche occasioni nella vita di sentirsi estremamente tristi ed estremamente felici nello stesso preciso istante e quel momento, per me, è uno di quelli che adesso è segnato nella mia storia personale.
La sensazione di storie di vite che si sono incrociate e che, molto probabilmente, non si incroceranno più. Ho la chiara percezione che ciò che porto con me è molto di più di un semplice tirocinio; è relazione, è felicità e tristezza, sconforto e soddisfazione, dolore e gioia, inizio e fine.
Giacomo Longo
Corso di Studio in Scienze dell’Educazione e della Formazione FISPPA, UNIPD, sede di Rovigo.